Il 23 Ottobre 1920 nasce Gianni RodariBy Chiara BaronciniRagazzi / BambiniIl 23 Ottobre 1920, esattamente cent’anni fa, nasce Gianni Rodari. Molti di noi ricordano il suo nome scritto su un libro di scuola, accanto a qualche filastrocca, altri conservano ancora nella memoria le sue rime. Sarebbe riduttivo definirlo “solo” come uno dei più grandi scrittori del Novecento: Rodari è anche un pedagogista e un giornalista, ma soprattutto è colui che ci permette di indossare gli occhiali della fantasia e ci accompagna per mano verso mondi magici. Trascorre l’infanzia a Omegna, un comune piemontese sul Lago d’Orta. Nel 1929, alla morte del padre Giuseppe, si trasferisce con la madre e il fratello a Gavirate, in provincia di Varese, e qui porta avanti i suoi studi. Diplomatosi alle Magistrali, si iscrive alla facoltà di Lingue, ma dopo soli due anni decide di lasciare il mondo universitario per dedicarsi all’insegnamento.Scopre la sua vocazione da giornalista solo nel 1944, quando riceve l’incarico di dirigere L’Ordine Nuovo, un settimanale comunista. L’interesse per il mondo dell’infanzia, invece, si intensifica a partire dagli anni Cinquanta. È in questo periodo che si avvicina alla scrittura per bambini e stringe una forte collaborazione con Giulio Einaudi Editore; inoltre, grazie all’enorme successo, le sue pubblicazioni vengono tradotte in diverse lingue. Rodari è convinto che la creatività possa trovarsi ovunque, anche e soprattutto negli errori, e da essi prende spunto per le sue storie: Il libro degli errori (Giulio Einaudi Editore, 1964) nasce proprio da questa consapevolezza. Nel 1973 pubblica quello che oggi viene considerato un capolavoro pedagogico: La grammatica della fantasia (Giulio Einaudi Editore), un vero e proprio saggio nel quale si approfondisce l’arte di scrivere e inventare storie rivolto a insegnanti, genitori e a tutti coloro che si prendono cura dei bambini. Nonostante gli anni difficili che si trova ad affrontare – ricordiamo che vive in un periodo complesso e pieno di contraddizioni, di cui sono protagoniste prima la Seconda guerra mondiale e poi la Guerra fredda – non ha mai paura di rivestire di speranza i suoi scritti. Nella poesia Speranza, con un linguaggio semplice e diretto, quasi ingenuo, scrive: Se io avessi una bottegucciafatta di una sola stanzavorrei mettermi a venderesai cosa? La speranza.“Speranza a buon mercato!”Per un soldo ne dareiad un solo clientequanto basta per sei.E alla povera genteche non ha da camparedarei tutta la mia speranzasenza fargliela pagare. Considerando la situazione globale che stiamo vivendo ormai da diversi mesi, queste parole di speranza e fiducia non possono che essere più attuali. Come dicevamo prima, a un occhio meno attento potrebbe sembrare che Gianni Rodari sia un semplice scrittore per bambini, uno che “scarabocchia filastrocche e favolette”. Tuttavia, per lui i libri per bambini e ragazzi non hanno meno valore e significato di quelli per adulti, così come parlare di immaginazione e magia non è per forza una perdita di tempo. Anzi, crede fortemente che la fantasia rappresenti un terreno fertile per trasmettere messaggi dal profondo valore morale. È proprio ciò che fa nei suoi scritti: li usa non solo per divertire, ma anche e soprattutto per formare ed educare l’uomo in tutta la sua interezza. In Le avventure di Cipollino (1951, Einaudi Ragazzi), ad esempio, il protagonista lotta con passione contro l’ingiustizia di alcune regole, mentre in Gelsomino nel paese dei bugiardi (1959, Einaudi Ragazzi) pone l’accento sulla sincerità che alla fine trionfa su chi tenta di soffocarla. L’operato di Rodari va dunque ben oltre l’intrattenimento per i più piccoli, ma scaturisce proprio dall’incontro con loro. Per citare le sue parole: “Le fiabe […] servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico:insomma all’uomo intero, e non solo al fantasticatore”. Un suggerimento, il suo, che possiamo tenerci stretto ancora oggi per applicarlo sia nella vita di tutti i giorni, sia nell’educazione scolastica. Suggerimento che anche gli autori per l’infanzia di Edizioni ZEROTRE hanno accolto e fatto proprio. Tutti loro, infatti, accompagnano i più piccoli in un viaggio magico, divertente e formativo, avvicinandoli alla lettura e proponendo sempre nuovi insegnamenti. Cogliamo l’occasione per menzionarli: Enrico Bonfante, con il libretto divulgativo Alberto e il primo passo sulla Luna; Sabrina Ginocchio, con le coinvolgenti storie de Il trenino racconta…; Nin Guarienti, con l’evocativa collana Le fiabe dei nonni; Monica Spedale, con le parole magiche di Fiabe di fate, fiori e dintorni; Sonia Sprio, con le fantastiche Leggende di Sonia e Daniela Terranova, con i vivacissimi racconti de Il Sole e la Luna.