Intervista a Daniele RobottiBy Alvaro CantonPolitica / Scienze politiche Daniele Robotti è un fotografo professionista specializzato nelle immagini di natura, in particolare la documentazione del comportamento degli animali e il loro rapporto con l’uomo.Un'esperienza trentennale in campo fotografico, dalla fotografia di cronaca ai viaggi, dal reportage sociale alla fotografia naturalistica, in agenzia di cronaca e di natura.Nel 2016 con Alexa Capra, fonda Dogs and More srl (già Skilladin) una realtà specializzata nella formazione professionale nei campi del comportamento animale e fotografico.Per Dogs and More/Skilladin ha progettato e realizzato l'editing e la parte iconografica delle 7 opere in catalogo dedicate al comportamento, educazione e vita col cane. Dopo questa breve introduzione, Daniele si racconta in un'intervista che gli abbiamo proposto: E03: Ciao Daniele! Pensa a una frase che potrebbe rappresentarti: quale sarebbe?D: Sono curioso di storie e persone. E la fotografia si è dimostrata un perfetto passe-partout per togliermi molte curiosità!E03: Cose Recluse è uno dei tuoi diversi libri di foto-reportage. Com'è nata la tua passione per questo ramo della fotografia?D: Cose Recluse, come tutti gli altri progetti fotografici che spaziano al di fuori della fotografia naturalistica che è la mia professione, nasce e si sviluppa generalmente per caso, quando "vado a sbattere" contro un soggetto, una storia o un'idea curiosa che cattura il mio interesse.Per Cose Recluse la molla è stata la passione per la fotografia sociale, in questo caso la curiosità prima e l'impegno poi di raccontare com'è la vita in detenzione, partendo dall'oggetto e allargando lo sguardo alla cella, ai corridoi delle sezioni fino agli ambienti comuni del carcere.E03: Oltre alla fotografia, quali interessi hai?D: La fotografia assorbe praticamente tutto il mio tempo; anche quando non fotografo per lavoro, mi trovi da qualche parte a far foto per un progetto personale, o a parlare e raccontare di fotografia in qualche fotoclub o con gli amici fotoamatori di Alessandria. Il tempo che resta è dedicato a noiose pratiche di Tai Chi e alla lettura di altrettanto noiose opere sulla storia dell’arte.Dimenticavo... la spesa con mia moglie, probabilmente è l’impegno maggiore :)E03: Mariangela Ciceri è la co-autrice del libro. Com’è nato il vostro connubio?D: Conosco Mariangela da tempo, teniamo dei corsi all'università della terza età in Alessandria, io di fotografia (tanto per cambiare) e lei di scrittura creativa. Ho chiesto a Mariangela di arricchire il progetto Cose Recluse con una parte testuale, nel libro non ci sono volutamente immagini di persone detenute e mi sembrava una buona idea raccogliere le “parole della detenzione”. E03: Come hai conosciuto Edizioni03?D: Da una ricerca in internet di qualche piattaforma in grado non solo di produrre in stampa un'opera libraria on-demand, e soprattutto opere fotografiche, ma anche in grado di gestire la spedizione al lettore anche in caso di ordini singoli., quindi la possibilità di svincolarmi come autore dall'impegno di una tiratura anche bassa, ma soprattutto dalla distribuzione e dalla logistica.E03: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?D: Innanzitutto allargare Cose Recluse a istituti carcerari diversi, in modo da raccogliere il maggior numero di aspetti di quella che è la vita quotidiana nel sistema carcerario nazionale, al di fuori di stereotipi e leggende metropolitane. E, parallelamente, realizzare piccoli progetti fotografici in stampa fine art per mostre o concorsi.E03: Per chi fosse interessato a conoscere il tuo mondo, dove ti può trovare sul web?D: Il sito personale è www.robotti.it, poi su facebook con la mia pagina dedicata alla fotografia e su instagram per i lavori fine art. ________________________________ Il suo libro lo trovate qui: https://www.edizioni03.com/danielerobotti/coserecluse