Il 25 Settembre ricordiamo: William FaulknerBy Alvaro CantonCritica Letteraria William Falkner (senza la u perchè aggiunta erroneamente da uno dei primi editori e l'autore decise di mantenerla) nasce a New Albany nel Mississippi il 25 Settembre del 1897.William vive un'infanzia serena, ricca di esperienze tipiche del sud degli Stati Uniti che lo aiutano a formarsi nel suo mondo fantastico.Nel 1915 lascia la scuola per lavorare malvolentieri all’interno della banca di suo nonno. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si arruola nell’aeronautica britannica (RAF). Alla fine della guerra, frequenta i corsi dell’Università del Mississippi, senza però iscriversi. È in questo periodo che decide di dedicarsi alla scrittura, scoprendo essere la sua grande passione. Nel 1924 esce la sua prima opera, una raccolta poetica pubblicata a proprie spese dal titolo "Il fauno di marmo". Determinanti sono alcuni viaggi che l'autore compie in Europa, a Parigi soprattutto, dove vive nei pressi della Senna. Ritornato a casa, si dedica all'elaborazione di una serie di racconti e romanzi ambientati in un'ipotetica contea, trasfigurante la sua Lafayette, che si chiama Yoknapatawpha. È un pretesto narrativo che gli serve per scrivere liberamente i suoi migliori lavori, come "Sartoris", che esce nel 1929, con protagonista ispirato al suo vecchio bisnonno, e il famoso "L'urlo e il furore", nato sempre nello stesso anno. William si mantiene svolgendo diversi lavori, da quello di postino all'imbianchino. Impartisce anche lezioni di golf.Faulkner è celebre soprattutto per le sue opere narrative provocatorie, di grande impatto psicologico, talvolta sperimentali e collegate alla grande tradizione inglese del novecento, soprattutto James Joyce, Virginia Woolf e Marcel Proust. Secondo alcuni, con certi scritti minori per la verità ingenerosamente poco considerati, è stato uno degli anticipatori del genere pulp, che sarebbe arrivato molto tempo dopo. "L’urlo e il furore" è considerato il suo capolavoro, al pari del romanzo "Gli invitti", successivo al primo e pubblicato quando ormai aveva raggiunto una certa credibilità a livello di scrittura. Le opere di William Faulkner sono caratterizzate da una scrittura densa di pathos e di grande spessore psicologico, da periodi lunghi e sinuosi e da una cura meticolosa nella scelta dello stile e del linguaggio. Nella pratica stilistica, fu considerato il rivale di Ernest Hemingway, che gli si oppone con il suo stile conciso e minimalista. È stato ritenuto forse l'unico vero scrittore modernista statunitense degli anni trenta.Nel 1949 vince il Premio Nobel per la Letteratura. Faulkner devolve il denaro derivante per la costituzione di un fondo, il cui scopo è di sostenere i nuovi talenti in campo letterario: nasce così il Premio Faulkner.Nel 1954 pubblica il romanzo allegorico "Una favola" grazie al quale ottiene il National Book Award per la narrativa e il Premio Pulitzer. Sono molti i film che cominciano ad essere tratti dalle sue opere, quando Faulkner è ancora vivo. Tra questi, si ricordano "La lunga estate calda" di Martin Ritt e "Il trapezio della vita!" di Douglas Sirk. Il suo ultimo libro "I saccheggiatori" esce nel 1962.William Faulkner muore il 6 luglio del 1962 a Oxford. La sua frase del giorno è: "Sognate e mirate sempre più in alto di quello che ritenete alla vostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi."