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Questo numero della rivista contiene un ricco insieme di contributi che vanno dal nuovo allestimento del M.I.C. di Faenza a un ampio saggio su Casa Savona, un gioiello art déco di Palermo, realizzato da Gino Morici. Seguono tre saggi che trattano rispettivamente del ruolo di Basile come designer ceramico, di una mostra di vetri (e merletti) in Svezia curata da Pietro Chiesa e di una collezione di vetri di Antonio Salviati, conservata al Museo Artistico Industriale di Napoli. Per concludere, sono presenti due testimonianze: la prima su una casa-museo di Palermo, che contiene una preziosa raccolta di riggiole di produzione meridionale, e l’altra sui disegni di Gio Ponti per due opere di Oscar Wilde pubblicate nel 1920.
I contenuti di questo numero si aprono con l’editoriale di Valerio Terraroli Liberty, Déco e Novecento: rileggere la prima metà del XX secolo attraverso le collezioni del M.I.C., nel quale viene discusso il nuovo allestimento della sezione Novecento del Museo Internazionale delle ceramiche di Faenza. La Direttrice Claudia Casali, con il suo staff, ha ridisegnato la mappatura di testimonianze della produzione ceramica, dai primi anni del Novecento agli anni Quaranta, conservata nel patrimonio del museo. È stata un’occasione importante per riflettere non solamente su problemi critici e su questioni inerenti alle trasformazioni dello stile rispetto ad una periodizzazione consolidata, ma anche su come esporre e raccontare ai visitatori il materiale ceramico, le singole individualità artistiche, i contesti produttivi, le problematiche tecniche, i temi decorativi e le loro metamorfosi nel corso di un cinquantennio o poco meno, le manifatture faentine come quelle italiane e quelle europee poste a confronto, pezzi unici e alcune produzioni di serie. Insomma, ci si è posti il problema di come esibire le trasformazioni delle forme ceramiche in modo non ingenuamente evoluzionistico, né tanto meno in un sistema repertoriale, ma piuttosto elaborando un sistema narrativo che oltre ad individuare le opere più idonee ad inserirsi nel percorso, non vincolassero il visitatore a un univoco itinerario che va da un prima a un dopo, da un punto di partenza a un punto di arrivo, anche se necessariamente esistono, e sono chiaramente indicate, le corrette scansioni temporali delle testimonianze artistiche. Nel saggio Ernesto Basile, il primo architetto designer ceramico, Vincenzo Profetto racconta come Basile, celebre architetto e figura chiave del Liberty, abbia rivoluzionato il concetto di opera d’arte totale integrando architettura e arti applicate secondo il principio del Gesamtkunstwerk. Tra i suoi contributi più innovativi spicca il ruolo di pioniere come architetto-designer ceramico, collaborando con la Manifattura Ceramica Florio di Palermo, a partire dal 1905, anticipando di quasi due decenni analoghe iniziative condotte da Ponti e Andloviz per Richard-Ginori e S.C.I. Il saggio Casa Savona di Gino Morici: un compendio di bellezza tra architettura e decorazione di Silvana Lo Giudice descrive un appartamento che è uno tra i più significativi esempi del Déco a Palermo. L’intervento relativo alla ristrutturazione, alla decorazione e all’arredamento è stato realizzato tra il 1936 ed il 1938 da Gino Morici, artista eclettico dotato di eccezionale creatività, la cui poliedrica attività spazia dalla pittura alla scenografia, dalla grafica alla scrittura, dal disegno alla creazione di mobili, di suppellettili e automi. Morici disegna tutti gli arredi, sedie, poltrone, divani, tavoli, scrittoi, cassettoni, comodini, letti, toilette, librerie, boiserie, forme geometriche, candelieri, lumi, appliques, plafoniere, lampade a sospensione, un orologio a parete, progetta la pavimentazione in marmo, decora pareti e soffitti e dipinge quadri, tutti espressione alta e raffinata della cultura italiana Déco, simbolo di modernità, di adesione al gusto del tempo e alle tendenze europee. Il progetto di Morici coniuga l’estro con la conoscenza tecnologica, qualifica capillarmente sia gli arredi che le decorazioni che si percepiscono come un unicum. La testimonianza “Stanze al Genio”. La casa-museo delle maioliche meridionali di Maria Reginella ci porta nel palazzo seicentesco palermitano Torre Pirajno, che ospita un originale museo al cui interno è esposta una collezione composta da più di 5.500 esemplari di antiche mattonelle maiolicate di produzione campana e siciliana (XVI-XX secolo). Il saggio di Lucia Mannini «Siamo in guerra e parliamo d’arte»: una «esposizione di guerra» in Svezia nel 1943, con vetri, merletti ed edizioni pregiate, ricostruisce il contesto e le vicende della Utställningen Italienska Glas och Spetsar (una mostra di vetri e merletti italiani) curata e allestita da Pietro Chiesa nella primavera del 1943 in Svezia. Si era trattato di una doppia esposizione, piccola nelle dimensioni e semplice nell’allestimento, ma accolta in due importanti musei: il Röhsska di Göteborg e il Nationalmuseum di Stoccolma. Resa possibile grazie alla consolidata esperienza di Chiesa come ordinatore di mostre e ai rapporti personali da lui stabiliti da tempo con l’artista Tyra Lundgren e con le maggiori istituzioni svedesi, la mostra era tesa a promuovere alcuni settori artistici italiani in grado di confrontarsi con la crescente reputazione di modernità di quelli svedesi: vetri soffiati veneziani e cristalli di Fontana Arte, merletti e ricami, edizioni di pregio; a Göteborg erano inoltre esposti mosaici di Eredi Salviati e di Enrico Galassi. Il saggio di Maria Grazia Gargiulo Conoscere e collezionare il vetro di Murano ci parla di una preziosa collezione di vetri di Salviati conservata al Museo Artistico Industriale di Napoli. La testimonianza di Giorgio Levi La ballata del carcere di Reading e La casa della cortigiana di Oscar Wilde con illustrazioni di Gio Ponti ci mostra molti dei disegni che Gio Ponti eseguì per i due volumi stampati dalla Modernissima a Milano nel 1920. Chiudono il numero quattro recensioni di libri: Lucio De Majo, i suoi artisti e la sua fornace di Carla Cerutti, Storie di ceramica. DÖLKER a 100 anni da Vietri sul Mare di Maria Grazia Gargiulo, La cristalleria Nason&Moretti. Il vetro da tavola dal Déco al Compasso d’Oro di Lucia Mannini, I Beati Paoli nei disegni di Gino Morici. Suggestioni di un pittore eclettico di Silvana Lo Giudice; e due recensioni di mostre: Art Decò in mostra a cent’anni dall’Exposition di Parigi di Francesca Pirozzi e Mostra Vanitas, Brun fine Art di Carla Cerutti.