Descrizione:
Stefano Valdegamberi, nato a Tregnago il 6 maggio 1970. Dopo il diploma di Maturità Classica, si è laureato in Economia e Commercio. È conosciuto principalmente per la sua figura di politico-amministratore in quanto già sindaco di Badia Calavena, comune ove risiede con la moglie e i tre figli e, in seguito, Assessore e tuttora Consigliere della Regione Veneto. Fin dagli anni del liceo ha sempre coltivato la passione per la storia, la linguistica e la cultura locale. Tra i suoi lavori ricordiamo “I nomi raccontano la storia” (2015), “De decimis novalibus” (Edizioni ZEROTRE, 2018), “Alle origini degli antichi comuni di Saline, Tavernole e Corno” (Edizioni ZEROTRE, 2021), “Le origini del linguaggio” (Edizioni ZEROTRE, 2022). È cultore della lingua cimbra, il Taucias Gareida, un tedesco medievale parlato dai suoi antenati della montagna veronese e tuttora usato da pochissimi parlanti del borgo di Giazza (Ljetzan). Il suo ultimo lavoro “Castelvero, la storia millenaria di un feudo vescovile e dei suoi abitanti” nasce da una promessa che fece alla gente di quel borgo del veronese orientale, un tempo comune, oggi frazione di Vestenanova, di rico- struire la storia della loro comunità, di cui si avevano solo poche e frammentarie notizie. Grazie alla sua ricerca si scopre che Castelvero fosse un feudo del Vescovo di Verona, i cui benefici furono concessi a importanti famiglie nobili o borghesi della città di Verona, tra i quali, gli Altemanno, i Guantieri e i Da Campo. Il libro è una ricerca sul dna di questo territorio, scoprendo le remote origini di ogni famiglia e ricostruendo sia negli aspetti civili che religiosi la vita della comunità nel corso dei secoli, dal Medioevo fino all’età Contemporanea. Un territorio che, grazie alla presenza di un abbondante corso d’acqua, sviluppò nei secoli l’attività molitoria e i trattenne sempre stretti legami economici funzionali con la città di Verona, soprattutto nell’allevamento del bestiame. Il libro offre non solo l’opportunità di conoscere molti aspetti della storia locale ma anche importanti spunti per comprendere meglio la storia universale, in particolare quella del Medioevo veronese.
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