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Benvenuti a Scano blu. Il Polesine nel metaverso tra granchi alieni e trivelle killer è un libro-cofanetto sul potere sviluppato attraverso due storie ambientate nello scenario del Polesine e del Veneto: la prima s’intitola Ventimila trivelle sotto i mari. La rivolta della tartaruga Gaia contro Barbanera e i suoi bucaneri della piattaforma gasiera, e la seconda Italogranchio. La storia d'amore tra un alieno blu e la cozza di Pellestrina, e si tratta di due favole ecologiche inserite nel metaverso, pertanto collocate nella realtà aumentata. I personaggi sono pesci e crostacei che si battono per due cause: la tartatuga Gaia e il delfino Ugo, detto Tartarugo, contro le trivelle che bucano il mare al largo della costa veneta, e segnatamente del Delta del Po, mentre il granchio blu, invasore alieno del Po, avversato dai pescatori veneti ed emiliano-romagnoli in quanto distruttore di allevamenti di vongole, si batte contro i pregiudizi e la disinformazione dei mass media che lo dipingono come cattivo in mare e buono a tavola, una narrazione fuorviate e faziosa. Come in tutte le favole, ci sono i buoni e i cattivi. In Ventimila trivelle sotto i mari i cattivi sono Barbanera, il manager della piattaforma gasiera che trivella il mare e i bucaneri che rispondono ai suoi ordini, mentre in Italogranchio sono i pescatori che, sorpresi da un fenomeno causato dai cambiamenti climatici, non sanno cosa fare, i politici che non fanno niente e l’informazione che sta dalla parte dei potenti della Terra che cavalcano il negazionismo climatico.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Perché due eco-favole pop dal titolo Ventimila trivelle sotto i mari e Italogranchio? Si tratta di esperimenti di una nuova narrazione/provocazione per raccontare diversamente, criticandolo, il potere che sta causando l’ecatombe che si profila a causa dei cambiamenti climatici. Due fiabe ecologiche inserite nel metaverso, perché solo aumentando e dilatando la realtà, agganciandola all’obliquità fantastica o al rovescio virtuale, si può arrivare a una nuova narrazione, che è poi l’obiettivo di questo libro. L’uso della fiaba innesca la fantasia e l’ironia sufficienti per allargare la realtà, trattando con leggerezza fenomeni e argomenti drammatici e scottanti, smontando facilmente l’insopportabile grande manipolazione propagandistica globale; sorridere dei potenti della Terra diventa una terapia salutare per le coscienze, con l’intento di allargarle, evocando un divertente quanto emblematico slogan del Maggio francese (attribuito all’anarchico Michail Bakunin): una risata li seppellirà. “Da tempo – scrive Milan Kundera nel romanzo La festa dell’insignificanza – abbiamo capito che non era più possibile rivoluzionare questo mondo, né riorganizzarlo, né fermare la sua sciagurata corsa in avanti. Non c’era che un solo modo possibile per resistere: non prenderlo sul serio”. Il titolo del libro, che ne contiene altri due, è anche il messaggio: nel metaverso anche Scano Boa, villaggio di pescatori immortalato in un celebre romanzo del 1961 dallo scrittore polesano Gian Antonio Cibotto, è diventato fatalmente blu, come il granchio alieno clandestino. Basta andare nel Delta del Po per scoprire l’incredibile cambio di colore, dalla realtà pulita e naturale di Cibotto al futuro sporco e artificiale di Zuckerberg. Benvenuti a Scano Blu è un libro-cofanetto sul potere, sviluppato con due storie ambientate nello scenario del Polesine e del Veneto: la prima s’intitola Ventimila trivelle sotto i mari. La rivolta della tartaruga Gaia contro Barbanera e i suoi bucaneri della piattaforma gasiera, e la seconda Italogranchio. La storia d'amore tra un alieno blu e la cozza di Pellestrina, e si tratta di due favole ecologiche inserite nel metaverso, pertanto collocate nella realtà aumentata. I personaggi sono pesci e crostacei che si battono per due cause: la tartatuga Gaia e il delfino Ugo, detto Tartarugo, contro le trivelle che bucano il mare al largo della costa veneta, e segnatamente del Delta del Po, mentre il granchio blu, invasore alieno del Po, avversato dai pescatori veneti ed emiliano-romagnoli in quanto distruttore di allevamenti di vongole, si batte contro i pregiudizi e la disinformazione dei mass media che lo dipingono come cattivo in mare e buono a tavola, una narrazione fuorviate e faziosa. Come in tutte le favole, ci sono i buoni e i cattivi. In Ventimila trivelle sotto i mari i cattivi sono Barbanera, il manager della piattaforma gasiera che trivella il mare e i bucaneri che rispondono ai suoi ordini, mentre in Italogranchio sono i pescatori che, sorpresi da un fenomeno causato dai cambiamenti climatici, non sanno cosa fare, i politici che non fanno niente e l’informazione che sta dalla parte dei potenti della Terra che cavalcano il negazionismo climatico.